La situzione alla frontiere tra Israele e Libano: “Teatro, musica, matrimoni. Qui sappiamo convivere”
Alta Galilea, 3 dicembre 2025 – Su al Nord, a pochi passi dalla frontiera tra Israele e Libano, dove il vento soffia più forte e la temperatura si abbassa in fretta, il kibbutz Sasa – appena 400 residenti prima della guerra e poco più di una trentina adesso – è un avamposto che sa di speranza e di convivenza pacifica. Angelica Edna Calò Livne, 70 anni, romana, ne rappresenta l’anima. Sin dal 1975 quando a 20 anni, con il marito Yehuda (oggi responsabile di tutte le squadre di emergenza), e un manipolo di amici italiani e non solo, decise di venire a vivere qua. Avrebbero tutti potuto lasciare il kibbutz dopo il 7 ottobre per essere trasferiti in strutture sul lago di Tiberiade assieme agli abitanti di altri kibbutz, ma hanno preferito restare a fare da guardia alle proprie case, alla fabbrica di kevlar e ai terreni dove coltivano mele, 3mila tonnellate all’anno, prima fonte di........





















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