Roma, 24 settembre 2024 – Non è una novità. Il meglio di sé Giorgia Meloni lo dà in materia di esteri. Ieri nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu lo ha dimostrato di nuovo: un discorso breve ma abile da più punti di vista. In cui ancora una volta si è proposta come statista, che è poi la sua vera e principale ambizione. Ha giocato infatti la carta del multilateralismo – focus del Patto per il futuro del segretario generale Antonio Gutierres –, cercando di non fare sconti ma attenta anche a non esagerare.
“L’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e delle Nazioni unite” ha garantito con giubilo degli ospiti. Ma subito ha indossato una veste quasi draghiana: “L’Onu non deve essere un club per scambiarsi idee, ma il luogo in cui le idee diventano azione”. Si è mostrata bideniana sulle due guerre in corso – Ucraina e Medio Oriente – abbracciando la linea del presidente Usa, non ha però avuto remore nel bocciare la proposta di riforma del Consiglio di Sicurezza americana che prevede due seggi permanenti per i paesi africani, insieme a un seggio........