Nicole Kidman a Venezia a nudo con Babygirl: «Un film che mi lascia esposta e spaventata. Sto tremando»

Thriller erotico stentato, meno torbido di quanto voglia essere, vede il sesso dal punto di vista delle donne. La regista Halina Reijn: «Tutti meritano un bell’orgasmo». L'attrice australiana, che si dà generosa, alla prova del pubblico: «Siamo tutti un po' nervosi»

«Tutti meritano un bell’orgasmo», sostiene Halina Reijn, che affida a Nicole Kidman un thriller erotico alla ricerca del piacere mai provato. Ha ben ragione la regista olandese ma il suo Babygirl non è certo il migliore manifesto liberatorio.

In concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2024, Babygirl è meno sensuale e torbido di quanto voglia essere, nonostante la musica oscura e tesa di Cristóbal Tapia de Veer prema per infiammare turbamento e sensi. Vuole osare ma non osa abbastanza. Si crede anticonvenzionale, probabilmente, invece è un film stentato che non affonda le mani nelle fantasie più ime.

Nicole Kidman si dà generosa, in nudità e desideri nascosti, ma non basta. «Questo film mi lascia molto esposta, vulnerabile e spaventata perché adesso lo stiamo consegnando al mondo», dice l’attrice australiana dalla pelle diafana e dal sorriso lieve al Lido di Venezia. «Durante le riprese era tutto molto profondo e intimo. Adesso siamo tutti un pochino nervosi. Sto tremando».

Qualche mugugno dalla stampa alla prima proiezione in Sala Darsena, flebile applauso alla successiva in Sala Grande, dove Babygirl debutta per il pubblico in serata con luccicante red carpet.

Nicole Kidman e Harris Dickinson in "Babygirl" (Foto: Biennale di........

© Panorama