Il buco - Capitolo 2: su Netflix il sequel che non ti aspetti - Recensione

Meno cupamente affascinante del predecessore, sa però spiazzare e sorprendere con nuove visioni. Violenza e brutalità tornano imperanti. Se possibile, anzi, alzano la soglia dell’orrore

Era marzo 2020, agli albori del Covid e della quarantena, e Il buco debuttò su Netflix conquistando urbi et orbi con la sua allegoria sociale classista e claustrofobica. Una boccata di inquietudine in un periodo che avremmo scoperto altamente angosciante. Con la sua prigione verticale e la connessa lotta per il cibo, tra inedia e cannibalismo, divenne il film spagnolo più popolare della storia del colosso dello streaming, con 108.090.000 ore viste nei primi 28 giorni.
Netflix e il regista basco Galder Gaztelu-Urrutia, che con Il buco (titolo originale spagnolo El hoyo) era al debutto nel lungometraggio, non hanno resistito alla tentazione del sequel. E com’è Il buco – Capitolo 2, presentato in anteprima al Festival de San Sebastián, in uscita venerdì 4 ottobre? Sicuramente inaspettato. È meno potente e affascinante del predecessore ma sa sorprendere e lascia addosso curiosità su cui tornare a lambiccarsi, a distanza di giorni.........

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