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Nastase, Sinner e i Bad Boys

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20.11.2024

Il tennis ha bisogno di cattivi: l'era degli automi e la nostalgia per i ribelli di un tempo.

Sinner ha trionfato, diventando il primo italiano della Storia a vincere le ATP Finals e finendo il 2024 da incontrastato numero 1 al mondo. Ma ammettiamolo, senza Novak Djokovic, ritiratosi per infortunio, le finali di Torino sono sembrate un torneo di tennis della Disney. A partire da Jannik il buono che è sempre pronto a condividere il proprio ombrello per riparare un raccattapalle dal sole o porgere una bottiglietta d’acqua per soccorrere uno spettatore che ha avuto un malore in tribuna, il tennis odierno, sempre più ricco e seguito, è avaro di bad boy, giocatori in grado di coniugare genio e sregolatezza: “mocciosi” irriverenti come John McEnroe, con le sue leggendarie sfuriate contro i giudici di sedia, avversari tosti e scorretti come Jimmy Connors, capace di cancellare con il piede il segno lasciato da una propria palla fuori (accadde contro Corrado Barazzutti agli US Open del 1977), o appunto dello stesso Djokovic, capace di mettersi contro il pubblico di un’intera arena e disposto a tutto, persino a interminabili pause in bagno, peraltro concesse dal regolamento, pur di distrarre l’avversario in pericoloso vantaggio e vincere (accadde a Wimbledon 2022, mentre Sinner vinceva per 2 set a 0, risultato poi ribaltato dal tennista serbo in 3 a 2 a proprio favore).........

© Panorama


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