Fiori e genitori non sono il problema della maturità e della scuola

Gli esami di maturità volgono al termine per più di 500 mila studenti. Quest’anno, oltre alle consuete scaramanzie e celebrazioni, si sono consolidate alcune situazioni tra il rituale e l’inopportuno, aprendo a nuove polemiche, di cui la scuola è sempre un generoso generatore

Doveva essere l’anno del capolavoro, la novità annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che sembrava dovesse costituire l’elemento di cambiamento di questo esame di maturità, invece il 2024 sarà ricordato come l’anno dei fiori. Sì, perché da qualche giorno non si parla d’altro sui giornali e sui social, insieme alla presenza di genitori all’orale dei figli. Si tratta di due elementi di contorno che, analisi dopo analisi e intervento dopo intervento, hanno costituito lo spunto ideale per chiunque volesse eseguire una disamina sociale dei maturandi, delle loro famiglie, delle rispettive generazioni, fino a mettere in discussione il senso di tutto l’esame di maturità. C’è chi posta sui social grandi sorrisi e mazzi di fiori, a cominciare dalle tre studentesse che hanno dato vita alla maturità più nota di questi giorni, quella della protesta avvenuta al liceo classico Foscarini di Venezia. C’è chi critica questo nuovo rito, perché ormai è tutto facile, tutto........

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