Juventus, le colpe di chi ha costruito la squadra a Motta

I bianconeri faticano a ingranare tra infortuni ed equivoci. Sul banco degli imputati è finito il tecnico, ma alcune scelte del mercato (oneroso) si stanno rivelando poco funzionali - BILANCI JUVENTUS, DAL 2020 BRUCIATI 861 MILIONI DI EURO

Il pareggio beffa, solo per la tempistica in cui è maturato, incassato a Lecce nell’ultima domenica di campionato ha aperto il dibattito intorno alla Juventus. Aver collezionato 8pareggi nelle prime 14 giornate di campionato, 10 in totale considerando la Champions League, è bottino insoddisfacente da qualsiasi lato lo si voglia leggere. Che la squadra di Thiago Motta dovesse attraversare un periodo di rodaggio era previsto e accettato, che si traducesse in uno sterile susseguirsi di no contest meno.

Il punto di partenza è questo: al netto delle dichiarazioni di facciata, il piatto piange e non è consolatorio per nessuno ascoltare Cristiano Giuntoli, architetto della rosa consegnata a Thiago Motta, spiegare che l’obiettivo stagionale è entrare nelle prime quattro posizioni per prendersi il pass per la prossima Champions League. Troppo poco a fronte di un’estate di massicci investimenti e dell’attesa innescata dall’aver portato a Torino uno dei tecnici emergenti del calcio italiano.

Proprio Thiago Motta è finito nel mirino della critica per le sue scelte, a partire dalla gestione dei cambi nel finale della sfida di Lecce per arrivare alle difficoltà di inserimento dei nuovi arrivati e dall’incompatibilità latente di Vlahović con........

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