Gli infortuni sono una tassa per la Serie A: oltre cento milioni bruciati in infermeria

Uno studio mette in evidenza il costo economico del moltiplicarsi degli infortuni nel calcio moderno. La Serie A ha bruciato l’anno scorso oltre cento milioni di euro a causa dei guai fisici dei suoi giocatori

Gli infortuni dei calciatori in un calendario stressato dalla moltiplicazioni di partite e tornei è costato nella scorsa stagione ai club della Serie A oltre cento milioni di euro. Un conto salato da 103 milioni in giornate trascorse in infermeria e non sul campo di gioco, spesso protagonisti (e vittime) i giocatori più importanti e pagati della squadra che sono anche quelli maggiormente colpiti dal susseguirsi di convocazioni e impegni.

Un bilancio che dovrebbe far riflettere visto che si tramuta in perdita secca e immediata oltre che nella maggiore difficoltà a raggiungere i risultati sportivi programmati. L’effetto boomerang è doppio perché nel calcio del Duemila larga parte del fatturato delle società dipende dalla costanza nel raggiungimento degli obiettivi pianificati: vittoria di un trofeo, qualificazione alle manifestazioni europee o permanenza nella massima serie.

A stimare l’impatto dell’elemento infortuni è la quinta edizione dell’Howden’s 2024/25 Men’s European Football Injury Index, report che mette in fila i dati di tutti i principali campionati del Vecchio Continente e traccia la mappa delle conseguenze degli infortuni fornendo una chiave di lettura economica spesso sottovalutata.

L’ultimo campionato di Serie A, concluso con la vittoria del Napoli in volata sull’Inter, ha fatto segnare una ripresa del numero degli........

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