Quando la copertina dell'album è un'opera d'arte

Da Andy Warhol a Jeff Koons, passando per Bansky e Annie Leibovitz. Quali sono gli artisti che hanno reso immortali i dischi delle icone rock e pop

Sopracciglia, baffi bruciati e tanta paura: è questo il prezzo pagato dallo stuntman americano Ronnie Rondell per realizzare una delle cover più iconiche di sempre: Wish you were here dei Pink Floyd. Siamo a metà anni Settanta, in California, davanti ai capannoni dei Warner Studios a Burbank. Rondell ha una pellicola protettiva e ignifuga sul viso, ma al momento della prima stretta di mano con l’altro stuntman un colpo di vento devia le fiamme sul suo volto e lui si getta a terra.

Viene salvato dagli uomini della sicurezza con coperte e schiumogeni. Rondell è quasi incolume e i Pink Floyd hanno la cover che volevano o meglio quella che avevano commissionato al fotografo e designer inglese Storm Thorgerson, il genio che ha fatto “vedere” la musica come nessun altro, rendendo surreali, a volte indecifrabili, ed eterne le copertine di Led Zeppelin, Genesis, Peter Gabriel e, naturalmente Pink Floyd, incluso l’artwork di The Dark Side Of the Moon. Nel caso di Wish you were here le fiamme........

© Panorama