Non solo vip: per spiare ognuno di noi bastano poche migliaia di euro
Dagli atti dell’indagine emerge come la società di Enrico Pazzali e Carmine Gallo potesse accedere a cellulari, informazioni sanitarie e patrimoniali. Grazie a un sistema oliato e redditizio
Separazioni, divorzi, corna vere o presunte, fidanzati delle proprie figlie, dipendenti infedeli. Quelle che abbiamo elencato sono solo alcune delle circostanze che possono portare un qualsiasi cittadino italiano a finire sotto la lente d’ingrandimento di investigatori privati che lavorano con metodi non ortodossi, violando continuamente le leggi che regolano quel delicatissimo settore, le cui attività invadono la vita privata di chi ne diventa oggetto. Chi pensa che l’inchiesta della Dda di Milano sui dossier realizzati dalla società Equalize Srl, controllata al 95% dal presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, sia solo una vicenda di gossip su vip che si spiano a vicenda per farsi dispetti si sbaglia.
Gli atti dell’indagine svelando le modalità con cui la Equalize operava, scoperchiano un sottobosco di illegalità ai quali si possono rivolgere non solo facoltosissimi manager, ma anche liberi professionisti, commercianti, piccoli imprenditori. Il Grande fratello è possibile, come ha svelato l’inchiesta, soprattutto grazie a una banca dati molto riservata, lo Sdi (Sistema d’Indagine), trasformato da utilissimo strumento per le Forze dell’ordine nel fulcro di attività criminali. «Lo Sdi è il nostro core business», afferma in una delle conversazioni registrate Nunzio Samuele Calamucci, un membro della rete, rivelando come il sistema costituisse il pilastro delle attività di spionaggio e dossieraggio.
Il 12 ottobre 2022,........
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