Africani, maghrebini, latinos, asiatici, slavi... Combattono tra di loro nelle strade del Paese. Diversi i motivi. Ma lasciano ovunque sangue e caos
«Scontri etnici? Sono all’ordine del giorno», conferma un agente che pattuglia le strade di Trieste. Qui avvisi orali, Daspo e chiusure temporanee di esercizi, sembrano avere una cadenza fissa. Tanto che il questore Pietro Ostuni si è visto costretto a richiamare le coop dell’accoglienza, chiedendo uno sforzo maggiore agli operatori. Perché anche i minori stranieri non accompagnati si fronteggiano: nordafricani contro centrafricani, tunisini contro marocchini, afghani contro pakistani, contro indiani. Sono episodi che, nella migliore delle ipotesi, si possono spiegare con incomprensioni culturali. In altre, invece, emergono con prepotenza motivi molto più inquietanti: contese per il controllo di spazi urbani, lavori in nero nei cantieri, gestione di attività illegali o perfino rivalità importate dai Paesi d’origine. Tanto che di questa impennata di violenze d’importazione (soprattutto dal «triangolo» India-Pakistan-Afghanistan), esiste un «fascicolo Friuli» sul tavolo del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Ma è un fenomeno nazionale, che se prima poteva sembrare sporadico, ora sta prendendo una piega allarmante. E le amministrazioni locali faticano a gestire il territorio, dove accade di tutto.
Uno dei casi più eclatanti è quello dell’ex hotel occupato a Firenze. Qui, bande di peruviani e romeni si contendevano il controllo dell’edificio trasformato in una sorta di ostello abusivo per chi era in cerca di un alloggio clandestino. Contesto in cui lo scorso giugno è tragicamente scomparsa Kata, cinque anni, figlia di una delle famiglie residenti. La vicenda ha gettato un’ombra su tutta la città, contribuendo a una percezione sempre più cupa del fenomeno. Da quel momento gli scontri tra stranieri sembrano essersi moltiplicati, come se quell’episodio fosse stato solo il preludio di una fase più complicata da gestire. E infatti, tra marzo e aprile, due maxi risse hanno richiamato l’attenzione della stampa locale. In via Palazzuolo, una trentina di persone tra marocchini e tunisini si sono scontrati con coltelli e bastoni, culminando........