Tempo di bilanci e anniversari alle falde del Parco nazionale del Pollino, tra natura da record e traguardi editoriali
La possente catena chiude lo spazio settentrionale della penisola calabrese o -a seconda della direzione geografica- lo apre verso sud. Proprio in quest’area, da cui una lunga teoria di complessi montuosi discende per quasi trecento chilometri attraverso la Catena dell’Orsomarso, la Sila, la Catena costiera, le Serre e l’Aspromonte, da mezzo secolo l’ammirazione naturalistica va di pari passo all’immaginazione letteraria grazie al progetto culturale di Mimmo Sancineto, artista, saggista ed editore. Un viaggio tra realtà altimetriche, umane, sociali e culturali apparentemente inimmaginabili all’interno di una stessa regione.
Mimmo Sancineto, cosentino di Cerchiara di Calabria, classe 1940, figura poliedrica della cultura regionale, non fa mistero della complessità del mestiere di scultore, pittore ed editore: «Ogni artista, nel percorso professionale che, temporalmente, coincide con quello biografico, attraversa varie stagioni: mutamenti stilistici e tecnici, evoluzioni graduali o improvvise».
Una poetica, la sua, in costante evoluzione.
«Nel corso degli anni, ho maturato una complessità ed una ricchezza che provengono dalla personale formazione basata su studi regolari e proseguita attraverso complesse esperienze di vita, conoscenze, tecniche nuove, suggestioni e curiosità, tutte unite indissolubilmente a quella particolare sensibilità per la dimensione dello spazio del quale, quello delle montagne del Pollino, rappresenta la principale fonte d’ispirazione».
Ha iniziato a dipingere e scolpire nel 1954…
«Prima il diploma all’Istituto d’Arte di Castrovillari poi un percorso di due anni all’Accademia di Belle Arti di Napoli: agli inizi degli anni Sessanta, l’Associazione artistica “Le Trou”, con amici, artisti e studenti, divenne il primo punto d’incontro per la nascente Galleria d’Arte Moderna “Il Coscile”, nata nel 1969, con all’attivo, oggi, 500 mostre collettive e personali anche di autori di fama mondiale come Alvarez, Borghese, Roselli, Romano, Guttuso, Ortega, Rotella, Sassu, Treccani, Turcato, Caruso e tanti altri. Decine di mostre, in Italia e all’estero, viatico per prestigiosi riconoscimenti quali il “Premio Cultura 2005 della Presidenza del Consiglio” e la “Targa d’argento 2006 del Presidente della Repubblica”, e i riconoscimenti a “Cavaliere della Repubblica per meriti artistici” e “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana».
Continua ad abbracciare il paese con le sue mostre…
«A Roma, a Palazzo Venezia, a Pescara, al Museo delle Genti d’Abruzzo, a Sibari, presso il Museo Archeologico della Sibaritide; a Rossano con “Codex”, a Firenze, presso l’Archivio di Stato, a Milano, presso l’Archivio di Stato, a........