Camminate o pedalate, giornate pigre in relax alle terme. Arrampicate e avventure, sempre a contatto con la natura
Chi allunghi la mano in uno scrigno del tesoro, ne trarrà gioielli di varia fattura, di luce diversa, di preziosità da scoprire e valutare. Il nostro scrigno, colmo di sorprese, è una terra che racchiude geografie peculiari, dispiegate su un'ideale tavolozza assai ricca di colori, tracce storiche, arte, cultura, paesaggi.
Una grande bellezza, se volessimo impadronirci del titolo di un famoso film diretto da Paolo Sorrentino. E i turisti, italiani e internazionali, se ne stanno rendendo conto, scegliendola sempre più di frequente quale destinazione di vacanze, brevi o durature.
Oltre che le visite canoniche a monumenti e città, suggeriamo al visitatore - pure a chi in Lombardia ci vive - alcune cose da fare.
Escursioni o attività tra due stili estremi: la lentezza e la sfida adrenalinica.
Cominciamo da una strada di pellegrinaggio, la Via Francisca del Lucomagno, che al termine del percorso, a Pavia, affluisce nella maggiore Via Francigena. È lunga in tutto 510 chilometri, attraversa la Svizzera, il passo del Lucomagno tra Grigioni e Ticino ed entra in Italia a Lavena Ponte Tresa, in provincia di Varese.
Non c'è un solo chilometro, di questo antico tracciato romano-longobardo, senza il fascino di un paesaggio vario, che muta e regala i segni di una lunga storia, con chiese, ville, borghi e altro creato dalla mano instancabile dell'uomo. Per esempio, la bellissima Badia di San Gemolo a Ganna, rifugio dei pellegrini, e due luoghi Patrimonio dell'Umanità Unesco: il Sacro Monte di Varese (un pensiero vada a Giovanni Testori) e il Castrum di Castelseprio.
Il cammino si può affrontare in bici sulla pista ciclopedonale. Visitata la Badia, fatta una sosta nei boschi dei dintorni, ammirati vecchi mulini, cascate e ruscelli, si punti senza esitazione sul Sacro Monte di Varese, dove l'arte e la devozione popolare si incontrano come sposi perfetti. Il percorso in salita, tra cappelle e........