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Le aziende ripensino alle condizioni del lavoro per far restare i giovani

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La narrazione dominante sulla disconnessione tra mondo della formazione (scuola e università) e tessuto produttivo (imprese e territorio) si concentra prevalentemente sul mismatch, ovvero il fallimento nel generare le competenze richieste dal mercato del lavoro. Questa prospettiva rischia di essere riduttiva quando si trattano fenomeni complessi come la fuga dei cervelli e la trappola dei talenti, considerandoli erroneamente cause primarie del mancato sviluppo economico e non invece sintomi segnaletici di un malessere più grande, di tipo sistemico. Il vero mismatch valoriale è quello, cioè l’incapacità di istituzioni ed aziende di offrire contesti di lavoro che rispecchino la nuova cultura, le priorità e le aspettative di dignità economica e personale dei giovani.

Il Mezzogiorno è il terreno più evidente di questo fallimento, come evidenziato pure dall’ultimo rapporto di Svimez. Nonostante la crescita del PIL e la creazione di 100 mila posti di lavoro under 35 nel triennio 2022-24, i giovani continuano a migrare: circa 175.000 hanno........

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