Giovani a rischio, deputati liberi di scegliere se dire o fare

La misura è forte, coraggiosa, volendo anche giuridicamente ardita, ma soprattutto è efficace per dare l’opportunità di un futuro diverso rispetto a una probabile “carriera criminale” ai ragazzi che vivono in contesti mafiosi, che assorbono come fossero spugne la logica della prevaricazione, della violenza, del rifiuto di ogni regola, cominciando dallo stare lontano da scuola pur essendo in età dell’obbligo.Il progetto si chiama “Liberi di scegliere”, come noto ha in Calabria la terra d’origine e in Roberto Di Bella, da tre anni presidente del Tribunale dei minorenni di Catania, il suo mentore. Un modello raccontato dai media di tutto il mondo, celebrato dalle Istituzioni nelle sue varie articolazioni, normato da protocolli specifici, graduato da premialità e sanzioni. Allontanare i ragazzi da un........

© La Sicilia