Forse perché affetti dal subdolo virus dell’ottimismo, osiamo sperare che il G7 Agricoltura e la parallela gioiosa macchina da guerra dell’Expo Divinazione, lascino un impegno concreto oltre ai resti degli stand. Ovvero che davvero si pensi all’agricoltura come al settore primario che fu e che, in un veste ovviamente diversa, deve tornare a essere. Anche in Sicilia, laboratorio naturale di biodiversità e di prodotti di qualità.Sempre perché malati di ottimismo, osiamo anche sperare che questa porzione di G7 portata nell’epicentro dell’ennesima stagione di Grande Sete non sia un perfido e pirandelliano ossimoro, ma........