
Il giocatore delle perle di vetro
Con il fascicolo in edicola ora, dedicato a Gianni Berengo Gardin, ho assunto l'incarico di proseguire la serie Maestri di fotografia di Repubblica - National Geographic. Mi tocca la responsabilità non piccola di succedere a Mario Calabresi, autore dei testi dei prededenti dieci fascicoli: non sarà facile, ci proverò. La serie proseguirà nei prossimi mesi con altri grandi autori (vi anticipo i prossimi due: Letizia Battaglia e Lynsey Addario). Sono in grado di offrirvi come assaggio alcuni estratti dal mio testo su Berengo Gardin.
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Non che sia stato un amore a prima vista. Ci volle un altro motivo. Un dispetto. Finito a Roma per un paio d’anni con la famiglia, era il 1944, i tedeschi ordinarono la requisizione delle armi, ma anche delle macchine fotografiche. Gianni quattordicenne era già quel bastian contrario che sarebbe rimasto tutta la vita.
“Mi dissi: se proibiscono le fotografie vuol dire che sono importanti. E allora, prima di consegnare la macchina, comprai un po’ di pellicola e scattai come un matto”.
Eccola lì, la Ico della vocazione, in una vetrinetta: incredibilmente, la recuperò........
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