«Modena, io tradito da quella scuola che insegna a dire la verità»

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Modena. «Sono commosso per l’infinita solidarietà che sto ricevendo in questi giorni dalle persone. Mi aspettavo la solidarietà dei miei compagni che fin dall’inizio di questa tristissima vicenda non mi hanno mai lasciato solo e mi hanno sempre dimostrato tanta vicinanza e affetto, ma non mi sarei mai aspettato l’interesse generale che sta suscitato la vicenda che ha toccato me e la mia scuola».

È la voce di Damiano Cassanelli, il ragazzo diciannovenne, rappresentante di istituto dell’Ites Barozzi di Modena, balzato alla cronaca locale e a quella nazionale perché rischia una sospensione di 12 giorni, decisa dal consiglio di istituto della scuola, per aver parlato con il nostro giornale.

Quando?

In occasione di uno sciopero indetto dai ragazzi nel novembre scorso in cui denunciavano alcuni problemi di gestione della scuola condivisi in precedenza con tutti gli alunni durante una assemblea di istituto.

La dirigente del Barozzi, Lorella Marchesini, non aveva gradito che i ragazzi avessero raccontato alla stampa locale le loro rimostranze e ha accusato Cassanelli di aver infangato il nome dell'istituto proponendo come provvedimento disciplinare la sospensione........

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