In mancanza di una vera opposizione politica che non si limiti ad aggrapparsi alle gonnelle di Maria Rosaria Boccia cercando di ottenere improbabili vantaggi su di un elettorato ormai indifferente a simili storielle, la vera opposizione oggi in Italia la fanno i giornali e i giornalisti. Pare davvero impressionante constatare come, per esempio su La7, siano tutti – ma proprio tutti, senza eccezione alcuna – di sinistra. Ma come è possibile che una percentuale del 100 per cento sia tutta – ed entusiasticamente – dello stesso orientamento politico? Che facciano degli esami preliminari di ammissione allo scopo di assumere soltanto chi la pensa come loro? Oppure forse l’assunzione è subordinata al possesso di una tessera di partito (Ds, M5s, Sinistra italiana, eccetera)?
Comunque sia, rimane il dato strabiliante: una uniformità ideologica assoluta ed inossidabile che tuttavia potrebbe alla lunga risultare perfino noiosa, perché ci si annoia a discutere con coloro che pensano sempre le stesse cose. Evidentemente loro non si annoiano. Affermo qui che la vera opposizione la fanno i giornalisti, per il semplice motivo che basta constatare quale sia il loro comportamento in studio nel corso di uno dei tanti programmi – ormai da tempo inflazionati – di approfondimento politico, per averne dimostrazione oltre ogni dubbio. Aggiungo che poi molti conduttori hanno preso il deprecabile vezzo di invitarsi fra di loro nelle rispettive trasmissioni, con effetti che a volte sono perfino comici e che tuttavia la dicono lunga circa l’accoglienza riservata ai rivali politici che la pensino in modo opposto o diverso: uno dei posti disponibili per gli ospiti è già occupato da uno di loro e tanto basta.
Così Lilli Gruber invita David Parenzo; Parenzo invita Luca Telese; Telese invita la Gruber; e infine tutti appassionatamente invitano Corrado Formigli, il quale, a sua volta, sentendosi in obbligo di ricambiare gli inviti ricevuti, per buona educazione, contro-invita ciascuno di loro e alla fine anche Tiziana Panella, altrimenti si offende. Poi il valzer ricomincia da capo. Ma questo è il meno. L’aspetto davvero preoccupante sta nel fatto che il conduttore – chiunque sia fra quelli sopra menzionati – si lascia cogliere come il vero e più agguerrito........