Dopo l’ennesimo trionfo annunciato Vladimir Putin si sente più forte. Nonostante le proteste dei seguaci di Alexei Navalny, gli attacchi alle regioni di confine con l’Ucraina e un allarme droni sugli aeroporti di Mosca, Putin è stato confermato presidente con percentuali record che si avvicinano al 90 per cento. Si tratta del quinto mandato dopo già 24 anni trascorsi al potere: l’orizzonte ora è il 2030. E lo “zar”, presentandosi ieri sera al quartiere generale della campagna elettorale, ha ringraziato i russi per la “totale fiducia”. Promettendo che il Paese diventerà più forte e avvertendo gli avversari che “nessuno ci intimidirà o ci schiaccerà”. Putin, inoltre, ha rotto il silenzio sul suo oppositore morto in carcere circa un mese fa, nominandolo in pubblico e affermando che la sua scomparsa è stata un “evento triste”. Yulia Navalnaya, la vedova di Navalny, ha preso parte alla protesta contro il Cremlino andando al seggio alle 12 circondata da migliaia di sostenitori: “Putin è un gangster. Sulla scheda ho scritto il nome di Alexei”. Navalnaya non si aspettava di vedere tanta folla per un voto-farsa. Decine di cittadini russi interrompono la sua paziente attesa, il suo lento avanzamento nella coda verso l’ambasciata russa, si vogliono fare un selfie con lei.
Il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l’87 per cento e l’89 per cento........