Secondo Shirin Ebadi, “l’Iran è un barile pieno di polvere da sparo che può esplodere in qualsiasi momento”. Lo afferma, in un’intervista alla Stampa, la premio Nobel per la pace iraniana, in esilio dal 2009, parlando della situazione interna a Teheran. “Il conflitto – sottolinea – c’è eccome e contrappone gli anziani come Ali Khamenei ai più giovani. Ma le divergenze tra loro non hanno nulla a che fare con l’ideologia, è solo una guerra di posizione per guadagnare potere politico. Tutto è apparentemente fermo”. Ebadi spiega che per lei dopo la morte di Ebrahim Raisi non succederà nulla: “Si vota il 29 giugno ma non c’è alcun cambiamento all’orizzonte, tutti i poteri sono concentrati nelle mani di Khamenei”. Sulla possibilità che quello in cui è morto Raisi non sia stato un........© L'Opinione delle Libertà