Cucina italiana patrimonio Unesco: bellissima notizia, purché…

Bene! Benissimo! Purché prendiamo la cosa dal lato giusto e non troppo sul serio. Una gran botta di marketing che ci potrà venire utile se ben utilizzata e poco strumentalizzata. Del che è lecito dubitare. Bene, purché non diventi liturgia autoconsolatoria, glassa per coprire tutto ciò che non va. Bene, purché non diventi istituzione. Non ci sarebbe infatti da sorprendersi se ora nascessero l’ennesimo consorzio, gli ennesimi disciplinari. L’esatto contrario, cioè, della sua anima, che risiede proprio nell’inarrivabile talento di combinare, inventare, accostare, arrangiarsi con ciò che si ha sotto mano, nobilitare gli avanzi, trasfigurare ai fornelli perfino la miseria. Bene, purché sia chiaro che si riconosce un’arte e non una serie di piatti ricettabili. Un’arte mirabile e la predisposizione a goderne in uno spirito conviviale, un’energia creatrice che liberamente si esplica e trova sublimazione con le gambe sotto la tavola. Bene, purché si dimentichi che quell’arte non inizia ai fornelli ma nei caseifici, nelle........

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