La maggior parte dei Paesi non ha aperto alcun dibattito pubblico e critico su come è stata gestita la pandemia di Covid-19. I governi ritenuti responsabili della risposta oltraggiosamente maldestra al virus non hanno dovuto rispondere dei loro errori. La Cina comunista, nonostante abbia diffuso il virus nel mondo mentendo deliberatamente in merito alla sua trasmissione da uomo a uomo, non ha avuto una sola conseguenza avversa. Non è stato fatto nulla nemmeno riguardo al ruolo ambiguo svolto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha fatto eco alla propaganda del Partito Comunista Cinese sul virus, anche dopo essere stata informata in anticipo per iscritto da Taiwan che il virus era altamente trasmissibile.
L’Oms, ancora guidata da Tedros Adhanom Ghebreyesus, sospettato di corruzione (si veda qui e qui), ha coperto la Cina e l’ha ripetutamente elogiata, di fatto, per aver ucciso più di sette milioni di persone in tutto il mondo, di cui più di un milione solo negli Stati Uniti.
Nessuno ha chiamato a rispondere la Cina del modo in cui ha gestito la pandemia ritirando i dispositivi medici di protezione in modo che ne avesse abbastanza per sé; nessuno ha rimproverato la Repubblica popolare cinese per aver guadagnato miliardi, esportando difettosi dispositivi medici di protezione considerati “inutili” (si veda qui e qui), nessuno ha redarguito Pechino per aver mandato i propri cittadini all’estero a infettare il mondo intero, mentre all’interno chiudeva le proprie frontiere e cercava di isolare Wuhan, dove, in un laboratorio, il virus sembra aver avuto origine.
La Cina ha imposto letteralmente il lockdown, impedendo fisicamente a 25 milioni di suoi cittadini di lasciare le proprie abitazioni. Alcuni di loro che erano stati rinchiusi dall’esterno sono morti carbonizzati in un incendio; altri, tra cui gli scienziati che hanno cercato di mettere in guardia sulla letalità del virus, o hanno menzionato il ruolo della Cina nella diffusione del virus, o hanno espresso scetticismo sulle cure, sono stati arrestati, messi a tacere o sono “scomparsi“.
Gli stessi governi e le organizzazioni che hanno mentito e insabbiato la cattiva gestione del Covid-19 sono ora in procinto di perfezionare i negoziati sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (Rsi) dell’Oms e al nuovo Trattato pandemico che insieme conferiranno al Direttore generale dell’Oms un potere senza precedenti sulla salute pubblica globale.
Al momento, almeno fino a quando l’Assemblea Mondiale della Sanità, l’organo decisionale supremo dell’Oms, non si riunirà a Ginevra dal 27 maggio al 1° giugno, l’Oms può dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, ma ora le raccomandazioni dell’organizzazione non sono vincolanti. E fin qui tutto bene.
Gli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale, tuttavia, conferiscono al Direttore generale........