Appuntamento a settembre con Bce e Fed

Il prossimo mese chiave per le banche centrali è settembre. I mercati monetari si attendono che il 12 la Banca centrale europea tagli i tassi d’interesse, seguita dopo sei giorni dall’equivalente statunitense, la Federal Reserve. Le decisioni di politica monetaria devono essere basate su dati precisi e improntate sulla prudenza, come non perde occasione di ribadire la presidente della Bce Christine Lagarde. Per tale ragione, sono determinanti la gestione del bilancio nei Paesi dell’Eurozona, la produttività e l’avvicinamento dell’inflazione alla soglia obiettivo del 2 per cento. Quest’ultima variabile non desta particolari preoccupazioni.

Le ultime stime di Eurostat, infatti, riportano un aumento dei prezzi al consumo nell’area Euro del 2,5 per cento. Nell’erogazione dei servizi, l’inflazione è più elevata e raggiunge il 4,1 per cento ma, come specifica il governatore........

© L'Opinione delle Libertà