Russificazione forzata del sistema scolastico nei territori ucraini occupati

Alle 8 del mattino del 24 febbraio 2022, colonne di truppe russe hanno occupato la strada periferica intorno a Kharkiv, la capitale della omonima regione ucraina. Le forze russe non conquistarono mai la città, ma nei sei mesi successivi controllarono un terzo della vasta regione, circa 8.500 chilometri quadrati, dove erano iscritti 260.000 studenti nelle scuole primarie e secondarie.

Durante quel periodo, le autorità occupanti lavorarono per sostituire il sistema educativo ucraino con quello russo, imponendo il curriculum di studi russo erogato in lingua russa. Circa 223.000 studenti sono rimasti nell’area dopo che le forze ucraine hanno ripreso gran parte dell’area tra settembre e ottobre 2022.

Le forze russe hanno occupato anche alcune aree delle regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzia, Donetsk e Luhansk. La Russia ha imposto il suo sistema educativo su larga scala e ha vietato l’istruzione ucraina nei territori ucraini occupati, in violazione del diritto internazionale.

L’organizzazione senza scopo di lucro internazionale Human Rights Watch ha documentato le violazioni commesse dai russi attraverso ricerche condotte nella regione di Kharkiv dopo che è stata liberata dalle forze ucraine nel settembre 2022, e attraverso interviste con insegnanti che erano stati sfollati o fuggiti da altre aree tuttora sotto occupazione russa nelle regioni di Kherson, Zaporizhzia, Donetsk e Luhansk. Il rapporto di 66 pagine, intitolato “Education under Occupation: Forced Russification of the School System in Occupied Ukrainian Territories”, è stato pubblicato giovedì scorso.

In totale, si stima che circa un milione di bambini ucraini in età scolare si trovino nei territori occupati dai russi, 458.000 nella sola Crimea. I dati forniti dal Ministero ucraino dell’Istruzione e della Scienza a Human Rights Watch indicano che più di 62.400 bambini........

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