Vladimir Putin ha tentato di tracciare un’altra delle sue famose linee rosse la settimana scorsa, avvisando i leader occidentali che qualsiasi decisione di consentire all’Ucraina di usare missili a lungo raggio sul territorio russo avrebbe portato la Nato allo stato di guerra con la Russia. “Ciò significherà che i Paesi della Nato, gli Stati Uniti, i Paesi europei, sono in guerra con la Russia”, ha affermato Putin, assicurando che se ciò dovesse accadere non esiterebbe a prenderebbe le “decisioni appropriate”. C’è un problema evidente con questa ultima minaccia: l’Ucraina sta già usando le armi in questione per colpire regioni occupate che Putin considera russe senza provocare alcuna escalation, per non parlare della guerra tra Russia e l’Alleanza atlantica.
I commenti di Putin sono arrivati nel bel mezzo delle crescenti discussioni sul fatto che i partner dell’Ucraina si stiano preparando a revocare le controverse restrizioni all’uso di armi occidentali a lungo raggio che attualmente impediscono attacchi contro obiettivi militari nella Federazione russa. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno tutti fornito all’Ucraina missili a lungo raggio, ma finora hanno impedito a Kyiv di usarli all'interno della Russia. Tuttavia, ci sono crescenti indicazioni che i leader occidentali siano ora pronti a riconsiderare la loro posizione e dare luce verde all’Ucraina.
Sollevando la prospettiva della Terza guerra mondiale, Putin spera chiaramente di intimidire l’Occidente e convincere gli alleati dell’Ucraina che sarebbe prudente mantenere l'attuale divieto di attacchi all’interno della Russia. Allo stesso tempo, i tentativi di dipingere la questione come un potenziale punto........