Le “amnesie” di Putin sulle sconfitte nel Mar Nero
C’era molto sfarzo in mostra di recente nell’ex Capitale imperiale russa San Pietroburgo, mentre Vladimir Putin, in pompa magna, presiedeva la cerimonia annuale della Marina russa. Tuttavia, Putin e i suoi ammiragli riuniti avevano ben poco da festeggiare. Nel corso dell’ultimo anno, la flotta russa del Mar Nero, un tempo decantata, è stata decimata da droni e missili ucraini in quella che deve essere classificata come la più rilevante serie di sconfitte navali nella storia militare moderna.
Nonostante non abbia praticamente una propria marina, l’Ucraina è riuscita ad affondare o danneggiare gravemente circa un terzo della flotta di Putin, costringendo la maggior parte delle navi da guerra superstiti a ritirarsi dalla Crimea occupata. La guerra in mare è andata così male per la Russia che, nella scorsa primavera, il Ministero della Difesa britannico stava già dichiarando la Flotta del Mar Nero “funzionalmente inattiva”.
I dettagli del programma della “Giornata della marina russa” di quest’anno hanno fornito alcuni indizi sulle verità nascoste da Mosca per dare corso, come se niente fosse accaduto, all’esaltazione della sua forza navale.
Significativamente, la tradizionale parata delle navi da guerra russe, che si snoda lungo il fiume Neva fino alla base navale di Kronstadt, fulcro delle celebrazioni, è stata annullata per – non meglio precisati – motivi di sicurezza. Al suo posto, una flottiglia ridotta ha preso parte a un evento significativamente ridimensionato che ha visto la partecipazione di circa la metà delle imbarcazioni rispetto agli anni precedenti.
Nonostante sia stata di gran lunga la più irrilevante delle celebrazioni della marina russa da quando la festività è stata ripristinata nel 2017, l’evento avrebbe comunque potuto rappresentare un’eccellente opportunità per Putin per onorare i marinai russi caduti e giurare vendetta per le perdite senza precedenti subite dal Paese nel Mar........
© L'Opinione delle Libertà
visit website