La guerra alla memoria ucraina del Cremlino
In tutta l’Ucraina occupata dai russi, continuano gli sforzi per cancellare sistematicamente ogni traccia della memoria nazionale. Questa campagna contro monumenti e memoriali è la prova agghiacciante che l’invasione va ben oltre le semplici revisioni dei confini, e mira in ultima analisi a cancellare completamente l’Ucraina dalle mappe. La storia moderna di un singolo parco nella città ucraina orientale di Luhansk offre spunti sulla guerra della memoria attualmente condotta dal Cremlino. Nel 1972, le autorità comuniste nella Luhansk sovietica decisero di commemorare il cinquantesimo anniversario dell’Urss, trasformando un cimitero locale in un Parco dell’amicizia dei popoli. Una volta avviati i lavori, gli operai iniziarono presto a scoprire fosse comuni di persone assassinate durante l’era di Josef Stalin. Questa notizia fu soppressa fino al 1989, quando fu tardivamente riportata sul giornale locale. Un anno dopo, sul sito fu eretto un monumento alle vittime delle uccisioni di massa staliniste.
Quest’opera iniziale faceva parte di un movimento più ampio per la giustizia storica emerso negli anni del tramonto dell’Unione, quando storici, giornalisti e funzionari locali cercarono di documentare i crimini delle autorità comuniste nella regione di Luhansk. Dopo l’indipendenza ucraina, l’apertura degli archivi nazionali ha reso possibile identificare e onorare le vittime del regime comunista e porre fine a........
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