L’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia ha incluso un’ampia gamma di attacchi ai siti del patrimonio ucraino, mentre il Cremlino cerca di cancellare l’identità culturale dell’Ucraina. Entro settembre 2024, l’Unesco ha ufficialmente verificato i danni a 438 siti culturali in Ucraina, tra cui edifici religiosi, musei, biblioteche e monumenti.
All’inizio di quest’anno, il Procuratore generale ucraino Andriy Kostin ha affermato che questi attacchi erano prevedibili. “La sete russa di distruggere il patrimonio ucraino non sorprende”. Ed ha aggiunto: “Si collega alla campagna di aggressione all’identità nazionale ucraina; perché attaccare la conoscenza di un popolo della propria storia, origine e cultura è come tagliare le radici ad un albero”.
Il direttore del Kyiv Security Forum Danylo Lubkivsky conferma questo concetto. “Una volta iniziata l’invasione − ha detto Lubkivsky − è stato subito evidente che si trattava di una guerra contro ogni aspetto dell’identità nazionale ucraina, tra cui lingua, cultura e patrimonio”.
L’assalto della Russia all’identità culturale ucraina ha destato una notevole preoccupazione internazionale, con numerosi governi che hanno espresso il loro allarme e offerto supporto all’Ucraina. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno recentemente svelato i piani per imporre severe restrizioni al commercio illecito di manufatti culturali ucraini.
Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, sono emerse anche numerose........