La posta in gioco è la più alta possibile. I preparativi per il vertice internazionale sulla pace in Ucraina, che si terrà in Svizzera, sono giunti al traguardo. Già oggi è chiaro che il summit sarà un successo per l’Ucraina e per quella parte della comunità internazionale che fa suoi i princìpi del diritto internazionale. Il numero delle conferme dei partecipanti ha superato le aspettative degli stessi organizzatori. Questo sviluppo degli eventi sta provocando una reazione isterica da parte del Cremlino. Dopotutto, il vertice di pace sta già demolendo i piani della Russia, che ha cercato in tutti i modi di contrastare questa riunione, screditando l’iniziativa attraverso la diffusione, a livello mondiale, di false narrazioni e tentando di persuadere i Paesi che non hanno ancora deciso di partecipare; o almeno cercando di indurli a ridurre il livello della loro rappresentanza.
Sono stati utilizzati tutti i mezzi: ricatto, minacce economiche, energetiche e alimentari e – in alcuni casi – avvertimenti diretti sulla destabilizzazione che la Russia può organizzare per questo o quel Paese. Proprio in questi giorni il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sta conducendo un tour de force nel continente africano. Ma questa non è ovviamente l’unica iniziativa messa in campo da Mosca. Ciò nonostante, il vertice avrà luogo ed è plausibile ritenere che produrrà dei risultati importanti. Il presidente dell’Ucraina e tutta la sua squadra stanno lavorando contemporaneamente in tutti i continenti. La cosa più indigesta per Mosca è che ciò accade anche nelle Regioni e nei Paesi che il Cremlino considera storicamente........