Quando il Filosofo insegna dal passato agli uomini d’oggi: “i fascisti con chiara coscienza”
Mentalmente m’indirizzo a loro, parlo con loro, in quel futuro mondo che sarà il loro, per avvertirli che lascino stare, che resistano in questo caso alla seduzione delle tesi paradossali e ingegnose e “brillanti”, perché l’uomo, nella sua realtà, è di corta intelligenza, correlativa alla sua radicale deficienza di sensibilità morale, ignorante, di quella ignoranza sostanziale che è nel non intendere e non conoscere gli elementari rapporti della vita umana e civile, incapace di autocritica al pari che di scrupoli di coscienza, vanitosissimo, privo di ogni gusto in ogni sua parola e gesto, sempre tra il pacchiano e l’arrogante. Ma egli, chiamato a rispondere del danno e dell’onta in cui ha gettato la Russia, con le sue........© L'Opinione delle Libertà