L’alleanza dei reietti: più Putin che Kim

Due debolezze possono fare una forza? Sì, a quanto pare, nel caso di Vladimir Putin e del nordcoreano Kim Jong-un, dato che ambedue gli autocrati-dittatori debbono fare virtù delle rispettive necessità e bisogni, che non sono mai quelli dei popoli di cui sono responsabili, ma della loro egolatria. L’uno, infatti, ha bisogno, senza stare a discutere sulla qualità, di una montagna di munizioni per i suoi cannoni, in modo da continuare a spianare l’Ucraina con un diluvio di fuoco quotidiano (gli obici non si possono intercettare in volo!). Mentre l’altro, dovendo pur sfamare la sua gente, necessita di milioni di tonnellate di beni alimentari di base perché, com’è noto, ha scelto di fare a meno del burro, pur di veder sfilare in parata i suoi missili intercontinentali a testata nucleare multipla. Tant’è che più volte, in passato, gli Usa hanno tentato inutilmente, pur di stemperare le tensioni in quella regione del mondo, di barattare le sue rudimentali “nuke” con montagne di generi di prima necessità. Non è ben chiaro, nel caso di Kim, chi altri detenga i codici di lancio della valigetta nucleare ma, a scanso equivoci, il resto del mondo fa affidamento sul suo grande protettore, la Cina di Xi Jinping, perché l’erede dinastico del nonno Kim Il-Sung eviti di giocare con il fatidico bottone rosso. Ora, a quanto pare, alla Volpe gialla si è unito in partnership il Gatto rosso per tenere a bada il Pinocchio nucleare, tutti e tre uniti nella danza rituale per........

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