Da oggi in poi, per i fondamentalisti islamici sciiti niente più beepers (o “pager”, che stanno per “cercapersone”), né walkie-talkie e tantomeno cellulari. Quindi, che cosa rimarrebbe loro per comunicare? Semplice: o i pizzini tanto cari a Don Totò (si intende Riina) – ma anche a Yahya Sinwar, entrambi noti stragisti – o i piccioni viaggiatori, sempre che ve ne siano ancora in Libano, vista la crisi alimentare causata dall’inflazione alle stelle e dalla povertà dilagante. Se l’Iran non si svenasse per sostenere l’economia e le capacità militari di Hezbollah, il Libano si sarebbe già da tempo liberato dei fondamentalisti sciiti filo-iraniani con il voto o con la forza. Allora, per il momento, tanto vale che un aiutino dall’esterno, per cercare di tagliare la coda dello scorpione, lo riceva dall’intelligence di Tel Aviv, grazie al cyberwarfare di una guerra arabo-israeliana “a pezzetti”.
Insomma, siccome chi è dotato di beeper e di walkie-talkie si presume che (almeno in Libano) appartenga o sia un fiancheggiatore dei miliziani di Dio, tanto vale renderne innocui un qualche migliaio facendo esplodere a distanza i loro dispositivi digitali rudimentali, rendendoli così per lungo tempo indisponibili a imbracciare le armi contro i loro nemici giurati di Israele e dell’Occidente. E poiché oggi i chip dei microconduttori sono lavorati alla scala (incredibile) dei nanometri, non deve essere proprio così complicato nascondere all’interno di una superficie “enorme” (parecchi centimetri........© L'Opinione delle Libertà