Dopo un anno simile, a un soffio di vita, sulla figura di Silvio Berlusconi pare aleggiare un sorta di contrappasso dantesco dove la filosofia assume un ruolo essenziale. D’altronde, se da vivo il Cav veniva ispirato da Erasmo da Rotterdam, e quindi da continue esortazioni nel praticare la follia, a sua volta genesi di grandi imprese oltre che di entropie esistenziali, ora che Berlusconi ci guarda dall’alto (dire che è morto ancora non riesco), sembra che il tempo sia davvero il frutto di uno scherzo eleatico, un paradosso alla stregua della freccia di Zenone. Già, è passato un anno. Eppure sfido chiunque, estimatori – quorum ego – e fieri oppositori berlusconiani ad aver totalmente elaborato la dipartita di colui che è stato il fulcro di molte cose. Si,........