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Russia: flotte fantasma per aggirare le sanzioni

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La lunga guerra tra Russia e Ucraina sta spremendo oltre che le risorse delle due nazioni e dei rispettivi Stati che direttamente o indirettamente le appoggiano, anche le energie basate sulle articolate posizioni diplomatiche che si stanno rendendo necessarie a causa del voluto prolungamento del conflitto da parte della sponda russa. I fattori che impongono a Vladimir Putin di continuare nell’onerosa guerra sono molteplici, tra questi l’economia di guerra che caratterizza il sistema economico russo, e la non negoziabilità delle conquiste territoriali in Ucraina. Quindi il rafforzamento delle aperture del Cremlino verso Stati africani, come l’implemento delle cooperazioni sia economiche che strategiche verso l’area euro-asiatica, sono fonte di cruciali accordi atti ad indebolire i già ficchi effetti delle cosiddette “sanzioni internazionali”, che poco hanno sia di sanzioni che di internazionalità. Ora oltre l’ambigua e rischiosa minaccia dell’utilizzo da parte degli Stati europei, degli asset russi depositati nelle banche dell’Unione europea, per sostenere l’Ucraina nel vortice delle enormi spese per la guerra, si sta assistendo ad operazioni che sfuggono alla consueta attenzione generale ma che sono determinanti per il sostegno economico del conflitto. 

Tra questi la Russia eccelle per le audaci manovre atte a aggirare le sanzioni, in questa........

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