Il “fronte Baltico” rappresenta una delle aree geografiche con maggiore potenziale di criticità nelle “ambizioni vitali” di Mosca legate alla guerra tra Russia e Ucraina. In questo ambito il 4 novembre la coalizione di governo dell’Estonia ha deciso di revocare il diritto di voto nelle prossime elezioni amministrative ai residenti russi e bielorussi. In questa delicata fase della guerra – che sarà probabilmente “ridisegnata” alla luce della vittoria di Donal Trump – che vede entrare direttamente nel conflitto, nella passività occidentale, la Corea del Nord, le necessità del governo dell’Estonia sono quelle di limitare l’influenza di Mosca e Minsk nel Paese, provando a elaborare una modifica costituzionale. Tale progetto di cambiamento della Costituzione, da farsi in brevissimo tempo, prevede che ai cittadini degli Stati aggressori e agli apolidi venga impedito di votare alle prossime elezioni municipali.
Molti partiti politici estoni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, hanno proposto di escludere questi cittadini che vivono in Estonia, dal poter esprimere il voto nelle elezioni per il municipio di residenza, al fine di evitare interferenze elettorali. La Costituzione estone prevede........