Guinea Bissau: uno strano colpo di Stato
A livello planetario gli avvicendamenti politico-governativi che avvengono tramite colpi di stato sono in numero considerevole. A questi, vanno aggiunte le presidenze ultra decennali o a vita, e le forme governative basate sulle élite o caste, che in vario modo determinano una scontata persistenza al potere. Restano i sistemi dove tali passaggi di Governo si sviluppano tramite votazioni, spesso manipolate e guidate, quindi solo una limitata “nicchia sociologica” può avere abbastanza garanzia che l’espressione del voto coincide con la corrispondente autorità governativa emersa dalla reale maggioranza dei consensi. Detto ciò in Guinea Bissau, una piccola nazione dell’Africa centro-occidentale, ex colonia portoghese, il 27 novembre si è registrato il quinto colpo di stato dei militari dall’indipendenza ottenuta nel 1974 – l’ennesimo degli stati dell’area – che prima ancora dell’esito dello spoglio dei voti hanno deposto il presidente in carica Umaro Sissoco Embaló (nella foto).
Alla faccia rassicurante di Embalo è subentrata quella molto meno rassicurante del generale Horta N’Tam. Così mentre il paese era in attesa dei risultati delle votazioni presidenziali, il comandante dell’esercito N’Tam, ha giurato come presidente di transizione per un anno, ponendosi al........





















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