Maryam Rajavi al Parlamento europeo

“Oggi sono venuta nella Casa della democrazia europea per affermare che si può porre fine all’istigazione alla guerra e al terrorismo del regime iraniano. Che Il rovesciamento del regime e il cambiamento democratico per mano del popolo iraniano e della resistenza sono possibili. Perché gli iraniani sono estremamente scontenti e arrabbiati e sono accanto alle Unità di resistenza guidate dalle donne”. Così ha esordito il 20 novembre al Parlamento europeo Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana (Cnri) per il periodo di transizione in Iran. Maryam Rajavi ha parlato del futuro Iran, democratico, laico e basato sullo stato di diritto, dove saranno garantite le libertà personali e sociali oggi negate dal regime, sia nelle sue leggi che nelle brutali repressioni e nell’escalation delle impiccagioni.

La presidente Rajavi ha esposto il programma del Cnri, i cui punti cardine sono la separazione della religione dallo Stato, l’abolizione della pena di morte, la libertà e la garanzia dei diritti per tutti i cittadini e per le minoranze etniche e religiose. Queste intenzioni sono sintetizzate nella piattaforma [i]in dieci punti che ultimamente ha avuto il sostegno della maggioranza di 34 Parlamenti, tra cui quello italiano, e di centinaia leader internazionali e 80 premi Nobel. Maryam Rajavi si è soffermata anche sul ruolo del Consiglio fondato a Teheran da Massuod Rajavi il 20 luglio 1981, che oggi conta 457 membri, di cui oltre il 50 per cento sono donne. Dopo il........

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