Visioni. “Io capitano”, il racconto fiabesco di un’umanità ferita

Matteo Garrone mette in scena il dramma della migrazione attraverso una prospettiva originale. Io capitano narra, in maniera magistrale, il viaggio epico di due adolescenti senegalesi che rischiano la vita inseguendo un sogno. Così, il racconto tragico dei cugini Seydou (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall) evita la retorica dell’impegno e si concentra sui fatti. Senza risparmiare la tragedia di donne e uomini morti in mare o ammassati sui barconi. Il regista non cerca l’empatia dello spettatore. Evita di firmare un’opera cupa e consolatoria. D’altro canto, rifugge l’altero cinismo. Il tema di fondo riguarda la responsabilità. Dell’accoglienza e della solidarietà nei confronti di un’umanità ferita e dolente. Il film, in concorso alla 80ª Mostra del cinema Venezia, ha vinto il Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore protagonista Seydou Sarr. Ai Golden Globe del 2024 il film è stato candidato nella categoria Miglior film........

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