Visioni. “Gli anelli del potere”, una fallimentare seconda stagione
La prima stagione della serie tivù Il Signore degli anelli: Gli anelli del potere ha mostrato un passo narrativo ibrido e deludente. La seconda (otto episodi di oltre un’ora ciascuno) si è rivelata un fallimento. Quasi sotto ogni profilo. Innanzitutto commerciale: gli spettatori hanno stroncato il progetto televisivo ideato da J. D. Payne e Patrick McKay, a partire dal monumentale romanzo Il Signore degli anelli di J. R. R. Tolkien. Dopodiché, il disastro è stato artistico. I limiti più evidenti riguardano, naturalmente, la scrittura e la regia. Se la celebrata trilogia cinematografica di Peter Jackson (che ha raccolto la bellezza di 17 Oscar) ha raggiunto un punto di equilibrio narrativo encomiabile, operando una sintesi eccezionale, Gli anelli del potere, invece, segue un percorso opposto: anziché lavorare con il materiale originale si cimenta in una discutibile riscrittura dell’epopea tolkieniana, inserendo nuovi personaggi, inedite ambientazioni, e intervenendo in maniera significativa sulla psicologia dei personaggi.
La seconda stagione narra l’assedio di........
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