Il corpo-soggetto: un paradigma liberale/21

Migranti e migrazioni

Il Corpo del migrante in quest’epoca di migrazioni pianificate e favorite, è una chiara manifestazione di come il Potere utilizzi il Corpo-oggetto. Nel momento in cui il migrante africano – dopo aver speso mesi o anni alla ricerca del denaro necessario a questo “viaggio della speranza” – inizia la sua Odissea, imbarcandosi su un Suv, un furgone, un camion che lo porterà a un centro di accoglienza africano, dal quale poi verrà smistato su una costa, su un gommone o su una nave di una Ong, cessa di essere un corpo-soggetto e diviene un corpo-oggetto, una specie di pacco, simile a quello che Amazon o Ups spediscono in giro per il mondo, di questa stessa era contemporanea.

Un giorno la ex presidente della Camera, Laura Boldrini parlò dell’essere migranti come di un paradigma, un modello di vita che si deve augurare a tutti, in quanto schema generale che dovrebbe caratterizzare la nostra epoca, a tutte le latitudini, e il futuro.

Storicamente – o meglio, preistoricamente – con il passaggio dall’uomo migrante e nomadico a quello stanziale, il corpo cominciò a modificare i suoi actings e le sue abitudini e la civiltà, per come la conosciamo, poté avere inizio. Non fu un cammino pieno di rose e di fiori, ma un aspetto va rimarcato: la capacità che il modello stanziale (che, in seguito, si fondò sull’ebraismo e sul cristianesimo) ebbe di far lavorare l’uomo sui propri errori e lentamente modificarli, portando la civiltà a quel modello economico, sociale e corporeo che è il migliore di tutta la lunga storia dell’uomo: quello capitalistico, basato sulla proprietà.

Un corpo in costante movimento non è in grado di costruire delle capacità tecniche e delle facoltà cognitive che gli consentono di partecipare alla edificazione di una comunità che trova nella divisione del lavoro, nella responsabilità e nella costruzione di una famiglia monogamica la ragione intrinseca delle sue potenzialità in termini di aspettativa di vita, di costruzione di ricchezza, di benessere, di convivenza pacifica, regolata da leggi condivise. Un uomo in eterno movimento non può, ma in particolare non vuole, possedere nulla. La proprietà era impossibile da ottenere, ma soprattutto da mantenere, per un nomade.

Un corpo in movimento è una bellissima caratteristica del corpo soggetto se questo corpo soggetto è padrone dei suoi spostamenti, se sa dove andare, se usa risorse proprie per muoversi e se ha coscienza che questo suo essere in movimento possa essere di aiuto – attraverso il proprio lavoro e il proprio apprendimento – ai luoghi e ai popoli presso i quali approderà. È il caso dei medici, o di altri professionisti, che cambiano paese alla ricerca di un posto al sole, e scoprono di portare altrove esperienze utili ai luoghi dove approdano. È la figura dello straniero di Simmel, capace di innovare e rendere migliore le comunità nelle quali viene ospitato.

Purtroppo, non è questo il caso delle migrazioni contemporanee, favorite da qualche finto filantropo americano – e dunque dal Potere – hanno solo lo scopo, giocato sulla........

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