Il corpo-soggetto: un paradigma liberale/17

La Guerra

Recentemente, ogni volta che può, questo Potere impersonale globale lancia nuove emergenze: pandemie, crisi climatiche, siccità, terremoti. L’emergenza e la politica dell’emergenza consentono il superamento delle naturali e ordinarie condizioni legislative e giuridiche. Il Potere giustifica la sua eversione per cause di forza maggiore. Ma di emergenza in emergenza, dalla pandemia al cambiamento climatico, dal terrorismo alla immigrazione di massa, giungiamo, infine, alla guerra, che delle emergenze è la grande madre.

Da quando è stata introdotta la coscrizione obbligatoria, la guerra consegna al Potere (maiuscolo) il potere (minuscolo) illimitato di vita e di morte sui corpi delle persone. Nessun’altra emergenza riesce a conferire una tale facoltà a chi esercita il governo di un paese. Occorreva qualcosa di sconvolgente, una premessa dirompente per aprire alla possibilità della guerra, e la pandemia del Covid, con tutte le ombre, sulla sua gestione, è stata una premessa perfetta.

Più si ragiona con calma − e tanto sangue freddo − sulla inedita deriva statalista, e con moneta a debito, assunta dalle economie nazionali del XXI secolo e più si vede come lo sbocco quasi ovvio di questa follia, che è una moneta che si è lentamente sganciata da qualunque valore reale, è una economia di guerra ad altissima inflazione e gestita quasi al cento per cento da apparati di Stato che hanno, in pratica, bisogno di un solo bene primario: le armi.

Tanta, da parte dei governi, sarà la foga di divorare ogni valore esistente e di utilizzarlo per la macchina militare − che fa sicuramente venire in mente le........

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