«Perché l’idea che il povero sia un pigro che non ha voglia di lavorare non muore mai»

Un tempo la letteratura si occupava di poveri. Molto prima de Le ceneri di Angela di Frank McCourt, successone del 1997, ci fu Un albero cresce a Brooklyn: lo scrisse nel 1943 Sophina Elisabeth Werner con lo pseudonimo di Betty Smith. Vendette quattro milioni di copie, venne tradotto in sedici lingue, la New York Public Library lo inserì fra i libri del secolo. Raccontava la storia dei piccoli Francie e Nellie Nolan, figli di immigrati irlandesi che nel 1912 sopravvivono come possono alla fame e alla miseria. Francie, in particolare, sogna di diventare scrittrice fin dagli anni della scuola, opponendosi a una maestra che la invita a raccontare «la bellezza» e non la povertà, che è «sordida».

Ora, il concetto di «sordido» è durissimo a morire. Nei giorni scorsi l’Istat ha detto che le famiglie italiane in........

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