«La riforma del premierato di Giorgia Meloni è un colpo di Stato»
La proposta del cosiddetto premierato presentata dal governo si lega strettamente alle radici dell’instaurazione del fascismo come regime. Proprio nel novembre di cento anni fa veniva approvata la legge elettorale Acerbo che prevedeva i due terzi dei seggi per il partito che ottenesse il 25 per cento dei voti. La commissione che elaborò il progetto vide coinvolti anche i rappresentanti delle opposizioni che dettero prova di insipienza macroscopica e di assoluta incapacità di comprendere la rottura che rappresentava il fascismo di Mussolini. Le elezioni del 1924 furono caratterizzate da brogli e violenze specialmente al Sud; al Nord le sinistre prevalsero e addirittura a Padova fu eletto Antonio Gramsci. La denuncia della illegittimità dei risultati elettorali costò la vita a Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924.
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