IL CASO. La donna è stata estubata ed è in Chirurgia, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. Secondo il gip è stato ritenuto «incapace di controllare gli impulsi».
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Arriva mercoledì 8 gennaio, di prima mattina, la notizia positiva attesa da lunedì 6. Daniela Elena Manda sta leggermente meglio: i medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov’è ricoverata da lunedì 6 gennaio dopo essere stata accoltellata dal marito, l’hanno estubata e trasferita dalla Terapia intensiva al reparto di Chirurgia. Considerato il quadro clinico che resta molto grave – e la prognosi riservata, sono 14 le coltellate infertele –, si tratta di un passo avanti importante e che lascia ben sperare.
Quasi contemporaneamente, nel carcere di via Gleno, Daniel Manda, il marito quarantottenne romeno arrestato per il suo tentato omicidio (aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di parentela con la vittima), oltre che per stalking, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Lucia Graziosi. Assistito da un avvocato d’ufficio dello studio di Alessandro Zonca, si è avvalso della facoltà di non rispondere; nel pomeriggio di ieri il gip ha sciolto la riserva e in 6 pagine di ordinanza ne ha convalidato l’arresto, confermando la custodia cautelare in carcere. Chi si è trovato davanti Daniel ieri lo ha descritto come tutt’altro che triste: piuttosto quasi arrogante e per nulla pentito di quanto fatto. Non ha chiesto niente di come sta la moglie ricoverata, né dei due figli, un maschio di 18 anni e una femmina di 14 (il maggiore ha dichiarato in tv: «Mio padre non è un mostro»). Sul volto e sulla testa dell’uomo si vedono ben chiari dei lividi: sono le conseguenze dei colpi subiti........