Gamec, minoranze all’attacco sullo stop. Il Comune di Bergamo: «Fiduciosi per i fondi Pnrr»

IL CASO. L’amministrazione ha avviato l’iter di risoluzione con la ditta inadempiente ed in ritardo. Il centrodestra: «Un fallimento, noi non informati». La maggioranza: «Necessarie riservatezza e prudenza».

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Per le minoranze è «un cantiere nato male», per la maggioranza «la prova di come, a livello nazionale, siano diversi i casi di difficoltà, da parte delle imprese, a rispettare i tempi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, a scapito dei Comuni». L’oggetto della discordia è la realizzazione della nuova sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea (Gamec) nell’ex Palazzetto dello Sport di piazzale Oberdan, opera da oltre 18 milioni di euro finanziata con circa 6 milioni dal Pnrr, con tutti i vincoli temporali annessi ai fondi statali, tra cui la scadenza per luglio 2026 che a questo punto non potrà essere rispettata. Venerdì 19 dicembre il Comune ha reso noto di aver avviato formalmente la procedura di risoluzione contrattuale nei confronti dell’impresa «Manelli Spa», aggiudicataria dei lavori, iniziati a ottobre 2023 a seguito di procedura aperta, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La scelta, hanno spiegato da Palazzo Frizzoni, è arrivata a conclusione di una serie di inadempimenti e ritardi sempre più significativi manifestatisi a partire dalla primavera scorsa e aggravatasi a settembre con i mancati pagamenti della prime fatture dei subappaltatori e conseguenti interruzioni delle attività di cantiere. Appresa la notizia, la minoranza è subito andata all’attacco, lamentando anche di non essere stata informata prima. «La risoluzione contrattuale annunciata dal Comune non è una prova di fermezza amministrativa, ma l’ammissione di un fallimento clamoroso nella gestione di una delle opere pubbliche più importanti degli ultimi........

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