Ritaj, le orchidee del papà: «Nessuno dovrà più vedere una figlia morire così»
VILLONGO. Mercoledì 4 settembre è voluto andare al parco dove la bambina ha perso la vita dopo essere caduta dall’altalena. Svolta l’autopsia sul corpo della piccola.
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Ore 17,20: il parco nel centro di Villongo San Filastro, teatro del tragico incidente di gioco che ha tolto la vita a Ritaj Lhamar, sei anni e mezzo, di casa nella vicina Credaro, è chiuso. Tra piazza Vittorio Veneto e il sagrato della chiesa il vociare e la musica di alcuni video sui telefoni di un gruppo di ragazzi e ragazze. Chi con il pallone, chi con la bicicletta, ogni tanto qualche sguardo mercoledì pomeriggio 4 settembre si levava in direzione dell’altalena che lunedì sera ha colpito violentemente la testa della piccola, scivolata dalla pedana mentre alcuni bambini la stavano facendo oscillare avanti e indietro. Ma è all’arrivo di un uomo a piedi, diretto alle transenne abbracciando un vaso di fiori bianchi, che tutto si è fermato.
Nabil Lahmar, il padre di Ritaj e dei suoi fratelli - il più grande è un adolescente, il secondogenito deve cominciare la quinta elementare e........© L'Eco di Bergamo
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