«Bonomelli, non fu omicidio volontario»
ENTRATICO. Le difese di Matteo Gherardi e Poretti chiedono l’abbreviato: «Non si sono mai prefigurati che potesse morire».
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La morte in un parcheggio di Entratico di Angelo Bonomelli non fu omicidio volontario con dolo eventuale, ma una conseguenza non voluta (e neanche accettata come rischio) di un altro reato: la rapina. In aula, gli avvocati Gianluca Quadri (che difende Matteo Gherardi) e Luca Bosisio (per Omar Poretti), hanno chiesto alla Corte d’Assise di Bergamo che il reato a carico dei loro assistiti venga riqualificato e, in virtù di questo, che siano giudicati con rito abbreviato. Una linea che, è facile ipotizzare, sarà seguita anche nell’udienza del 10 luglio dalla collega........
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