livorno
cronaca
LIVORNO. «Io non piango mai, ma ora non riesco a trattenermi...». Un singhiozzo composto, un lungo respiro, poi un altro singhiozzo. «Per me le meduse non sono un gioco, ma un viaggio all’indietro nel tempo. Quando babbo Mario non c’era già più e mamma lavorava. Io andavo alla spiaggetta della Regina e mi tuffavo in acqua a nuotare per ore. Era il mio modo per non pensare, per essere felice. E di meduse nuotando ne ho incontrate tante, fino a diventare loro amico».
I cantieri a mamma Dina
Alberto Mazzoni, 77 anni il prossimo 3 febbraio. Labronico doc cresciuto nella Livorno popolare del «villaggio delle case minime a Coteto, dove finivano gli immigrati e gli sfollati di guerra», racconta. Non ha figli e non ha una compagna di vita. «Mi sono abituato a vivere da solitario, ma non ho ancora perso la speranza di accompagnarmi», spiega. Una vita passata nei cantieri portuali prima di lasciare il lavoro «per accudire la mia mamma Dina, che se ne è andata nel 1998», prosegue interrompendosi di nuovo per combattere la commozione che bagna........