Sebbene in Toscana il calo delle nascite dello 0,9% rispetto al 2023 non appaia esorbitante, il trend della denatalità si aggrava da decenni. Il quadro dei fiocchi non è roseo (né tantomeno celeste) e le politiche di incentivi alle giovani famiglie non bastano a compensare i problemi strutturali di occupazione e stabilità. Giammarco Alderotti è ricercatore di demografia all’Università di Firenze.
Dottore, quanto è grave questo -0,9% delle nascite?
«È un calo inferiore a quello di altri anni, ma come trend la Toscana non è messa bene, lo si vede sia dal tasso di natalità che di fecondità (il primo esprime i nuovi nati ogni mille abitanti, il secondo il numero medio di figli per donna, nda). Negli ultimi anni è tra le regioni più in difficoltà».
È soprattutto per la precarietà lavorativa che si fanno meno figli?
«Uno dei fattori principali è quello economico e lavorativo, come dimostrano le ricerche scientifiche. Ciononostante, l’incertezza........